Il Castello dei Paleologi di Casale Monferrato, maestoso, imponente, non lontano dal Po, ha una storia molto particolare…

Fu Giovanni II Paleologo, marchese di Monferrato, a dare inizio alla costruzione del Castello, i cui lavori furono completati verro il 1357.

Quando Casale divenne capitale del marchesato del Monferrato, ottenendo nel 1474 il titolo di città, anche il Castello, che era la sede della corte, cambiò volto in seguito alle ristrutturazioni dei marchesi Guglielmo VIII e Bonifacio V.

Con il passaggio di Casale ai Gonzaga di Mantova, dopo la morte dell’ultimo marchese Paleologo, il Castello venne rinforzato e intervenne pesantemente sulle mura, mentre la pianta assunse l’attuale forma esagonale, le torri furono rafforzate e vennero costruiti quattro nuovi rivellini.

Agli inizi del XVII secolo il Castello tornò ad avere la funzione di sede di corte poichè, per motivi diplomatici, spesso i duchi di Mantova, impegnati in trattative con i Savoia, vi soggiornarono.

Un altro momento di splendore il Castello lo conobbe durante il principato del duca Carlo II Gonzaga-Nevers, che più volte arrivò in città con tutta la sua corte dando un notevole impulso alla vita mondana e culturale di Casale.

Con la crisi della dinastia gonzaghesca, il Castello di Casale andò verso un declino inarrestabile e, dopo il passaggio della città e del Monferrato ai Savoia, nel 1708, per il Castello inizio un lunghissimo periodo di utilizzo a caserma.

A metà del secolo XIX Casale fu fortificata in previsione di una guerra con l’Austria e anche il Castello venne inglobato nella struttura difensiva.

Lo stato sabaudo decise l’abbattimento del rivellino orientale, rivolto verso la città, permettendo così la creazione di un vasto spazio pubblico, l’attuale Piazza Castello, che il Comune adibì a sede di mercato.

Con l’avvento dell’Unità d’Italia anche gli altri tre rivellini divennero superflui, così furono anch’essi demoliti.

Informazioni http://www.comune.casale-monferrato.al.it/castello