Lo scrittore che ideò la figura di Remì, il ragazzo trovatello per le strade della Francia di metà Ottocento…
Hector-Henri Malot nacque il 20 maggio 1830 a La Bouille, in Francia, da giovane studiò legge e si impiegò in uno studio notarile, ma le sue aspirazioni personali lo spinsero verso la letteratura e anche ad occuparsi di educazione, scrivendo saggi su riviste specializzate.
Malot frequentò un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno a Octave Feuillet, che proponeva un romanzo più passionale e ricco di colpi di scena e ciò portò lo scrittore a scrivere opere per i più giovani e a collaborare con uno dei più noti giornali dell’epoca, il Magazine d’éducation et de récréation, che pubblicava racconti di grandi scrittori.
Senza famiglia, il capolavoro di Malot, narra la storia di Rémi, un bambino di 8 anni che ad un tratto scopre di non essere figlio naturale dei Barberin, due coniugi molto indigenti e, a causa di problemi finanziari, viene venduto a un vecchio artista di strada italiano che si fa chiamare Vitali , e che suona per le strade con tre cani, Capi, Zerbino e Dolce, e una scimmietta, Joli-Coeur perfettamente ammaestrati.
Rémi inizia a guadagnarsi da vivere come un artista girovago suonando l’arpa, mentre si affezionerà sempre di più al vecchio signor Vitali e ai suoi animali.
Quando Vitali viene arrestato per difendere Capi dai maltrattamenti di un poliziotto, Rémi deve vivere da solo con la banda, ma in quel momento conosce una ricca signora inglese, Madame Milligan, che viaggia sulla Loira con il battello chiamato Il Cigno.
La donna, che ha un figlioletto invalido di nome Arthur, si affeziona moltissimo a Rémi e lo ospità nel battello per alcuni mesi e, quando Vitali esce di prigione, la compagnia si ricongiunge, ma poco tempo dopo Zerbino e Dolce vengono uccisi dai lupi e Joli-Coeur muore di polmonite. Successivamente Vitali e Rémi si separano nuovamente, e il giovane viene affidato a Garofoli, un conoscente del suo mentore che vive a Parigi e ospita diversi ragazzi nella sua casa.
Qui il bambino fa amicizia col violinista Mattia, uno dei pensionanti di Garofoli, ma viene anche a sapere che quest’ultimo sfrutta e picchia sistematicamente i ragazzini che vivono con lui e, informato , Vitali porta immediatamente via dalla casa Rémi, morendo però poco dopo sotto una tormenta di neve.
Rèmi dopo la tragedia scopre che Vitali era in realtà Carlo Balzani, un famoso ex tenore che aveva abbandonato le scene, mentre viene accolto come un figlio dai coniugi Acquin, dove fa amicizia con la loro figlioletta Lise, muta per una malattia.
In seguito, quando gli Acquin non lo potranno più tenere per mancanza di denaro, Rémi si ritroverà ancora una volta con solo il fedele Capi, per poi riuscire a riunirsi a Mattia.
Rémi e Mattia riescono a tornare dalla madre adottiva di Rémi, la signora Barberin, da cui scoprono che il padre adottivo è morto e che i suoi veri genitori sono inglesi, i Driscoll, che riescono a rintracciarlo attraverso un avvocato e lo portano in Inghilterra, dove non gli fanno mancare nulla, ma si comportano in maniera strana, come se non provassero alcun tipo di affetto per il figlioletto ritrovato.
Alla fine del romanzo, Rémi scopre di essere il primogenito della signora Milligan, che il perfido cognato aveva fatto rapire alla nascita e portare in Francia per essere l’unico a ereditare l’eredità della famiglia, poi aveva convinto i Driscoll a spacciarsi per i genitori di Rémi dopo aver saputo che il bambino era ancora vivo.
Malot scrisse anche romanzi per adulti, come Le vittime dell’amore (1859-66), Suzanne (1872), Il dottor Claude (1879) Il romanzo dei miei romanzi (1896), che è un’opera autobiografica.
Colpito da paralisi nel 1905, Hector Malot morì due anni dopo nella sua casa di Fontenay-sous-Bois, in Avenue de la Dame Blanche, il 17 luglio 1907.