Dopo l’annullamento del 2018 per rispetto verso la tragedia del Ponte Morandi, giovedì 14 agosto torna la tradizionale festa della Torta dei Fieschi a Lavagna, una delle manifestazioni più belle del panorama folkloristico italiano.

La Torta dei Fieschi racconta un aneddoto della storia di Lavagna, legato al dominio dei Conti Fieschi, una famiglia che fin dall’anno Mille dominò su tutta la Riviera di Levante e, anche quando le vicende storiche videro protagonisti della vita pubblica genovese, mantenne il titolo di Conti di Lavagna per ricordare l’antico legame con le loro terre.

Feudatari imperiali, i Fieschi ebbero intorno al XIII-XIV secolo vasti possedimenti in Liguria, Basso Piemonte, Lombardia, Toscana, Emilia e, dal 1243 al 1276, riuscirono a far salire al soglio pontificio due Papi, Sinibaldo (Innocenzo IV) e il nipote Ottobuono (Adriano V).

Da un patrimonio culturale così vasto non poteva nascere un recupero di tradizioni proprio nel centro politico dello sviluppo dei Fieschi,  Lavagna e il suo entroterra che nel 1949, riprendendo una tradizione che si tramandava dal periodo feudale della famiglia, rievocò per la prima volta in età moderna le nozze, risalenti al 1230, tra Opizzo Fiesco, Conte di Lavagna, e la nobildonna senese Bianca dei Bianchi.

Per l’occasione gli sposi donarono alla popolazione una gigantesca torta, omaggio che, a distanza di sette secoli, da oltre cinquant’anni Lavagna ripropone la sera del 14 agosto.

Dopo la lettura del proclama delle nozze, la Contessa effettua il taglio della torta, un dolce di tredici quintali ideato dai maestri pasticceri di Lavagna e inizia il gioco durante il quale si può trovare l’anima gemella, o almeno mangiare una fetta di torta.

Mentre comincia la distribuzione del dolce ai presenti, si susseguono i festeggiamenti in onore dei Conti con momenti di spettacolo tra giochi d’arme e duelli cortesi, giochi di bandiera, danze e musiche medievali, mangiafuoco e molto altro.

Prima della gran festa della Torta dei Fieschi, il 13 agosto si tiene la lettura del proclama delle nozze fra la nobildonna senese Bianca dei Bianchi e Opizzo Fieschi, l’Araldo dei Sestieri sfila per le vie del centro storico di Lavagna con tamburi e chiarine per annunciare il matrimonio che si svolgerà il giorno seguente a partire dalle 21.

Alla stessa ora, presso San Salvatore di Cogorno, ci sarà il tradizionale Addio do Fantin, cioè la festa di addio al celibato del Conte, di fronte alla Basilica dei Fieschi e nel piazzale, con musica e balli, giochi di bandiera e d’arme, intrattenimenti medioevali e una sagra dove cenare prima dello spettacolo a lume di torcia.